fabypattinson |
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| Se me lo aveste chiesto qualche anno fa avrei risposto senza esitare Agatha Christie, ma adesso doyle. Perchè? Devo dire che consideravo la christie molto più coinvolgente, nel senso che permette al lettore di arrivarci da solo alla soluzione. Doyle, no. Essendo Watson a parlare, il lettore non è reso partecipe dei pensieri dell'investigatore, non ha tutti gli elementi per potersi mettere sullo stesso piano di Sherlock e risolvere il caso. Senza contare che gli stili linguistici sono agli antipodi: christie è molto più facile da leggere di doyle. Dal punto di vista di una tredicenne (osai leggere il segno dei quattro, ma non mi piacque), ma poi a diciott'anni le cose cambiano.
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