| posto ora il secondo capitolo e la soluzione del primo perchè domani ricomincia la scuola e avrò meno tempo. ecco a voi tutto:
Queste erano le osservazioni sul corpo che avrebbero portato ad una conclusione: _Il volto era molto gonfio e arrossato, soprattutto in prossimita della bocca. _L'uomo aveva vomitato molto, anche del sangue. _La vittima aveva la bocca insanguinata (non solo per il vomito ma anche per apparenti ferite. _La gola era gonfia bensì non qunto il viso, ed era anch'essa di un colore rossastro, rosa molto scuro e intenso. _Un'osservazione molto attenta della bocca poteva rivelare che la lingua era quasi abrasa e la stessa cosa per il resto della bocca e delle parte visibile della gola. _Non erano presenti ferite, punture o segni sospetti sul corpo.
RISPOSTA: La causa della morte mi pareva ovvio fosse l’acido, la vittima aveva ingerito dell’acido.
Quando lo riferii a Holmes lui fece un leggero cenno della testa. In quel momento sopraggiunsero due carrozze della polizia, da una scesero due poliziotti, e dall’altra l’ispettore Lestrade, di Scotland Yard, il poliziotto che io e Sherlock conoscevamo bene. Lui mi salutò con un grande sorriso e con una stretta di mano, e quasi tra se e se disse: «Cosa abbiamo qui? Hm, sembra che questo poveretto abbia sofferto molto prima di morire. Dottore, ha constatato una possibile causa della morte?» io di tutta risposta esclamai: «Acido! Credo solforico, però bisognerà esaminarlo con più cura per capire di cosa si tratti esattamente. Potrebbe benissimo essere acido cloridrico.» «Va bene, mentre per l’ora del decesso?» mi chiese. Osservando il corpo dissi: «A vederlo penso che sia morto da una a tre ore, ma in questo stato non saprei proprio. Penso tra le due e le quattro di oggi pomeriggio.» Dopo che Lestrade guardò il corpo disse: «Bene, bene. Signor Holmes lei ha forse visto qualcosa o qualcuno di insolito nei paraggi?» Sherlock rispose: «No ispettore, nulla di strano.» Dopo di che Holmes chiese: «Allora Lestrade, il dottor Watson ed io possiamo andare?» l’ispettore rispose: «Certamente signor Holmes, quando avremmo nuovi sviluppi e quando scoveremo il colpevole l’avvertiremo.» con un malizioso sorriso Sherlock disse: «Certamente Lestrade, e se lei avrà bisogno d’aiuto mi chiami!» l’ispettore rispose affermando: «Sono sicuro che non verrà disturbato.» Con quell’esclamazione ci incamminammo per il nostro appartamento, e sul viso di Sherlock Holmes rimase stampato un sorriso per tutto il tragitto. Entrambi sapevamo che il giorno dopo avremmo avuto visite.
Capitolo II: il primo sospetto Il giorno dopo arrivò l’ispettore Lestrade, come avevamo previsto, verso le dieci del mattino. Holmes era chino sulle sue provette ed io ero rannicchiato in poltrona a sfogliare una nuova rivista medica. Erano le dieci meno cinque quando la signora Hudson annunciò l’arrivo dell’ispettore. Lestrade si tolse il cappello e salutò entrambi. Sherlock prese posto nella sua poltrona indicando al visitatore quella di fronte a lui. Mentre Holmes si accese una pipa, l’ispettore iniziò a parlare: «Signor Holmes, c’è un problema. Sulla scena del crimine di ieri sera non c’era alcuna traccia o impronta. Eppure, mi sembra ovvio che sia stato commesso un delitto, quale persona ingerirebbe appositamente dell’acido?» Lestrade fece una pausa e io ne approfittai per chiedere: «Ispettore, ha scoperto di che acido si tratta?» lui fece cenno di si con la testa dicendo: «Solforico. E’ stato esaminato accuratamente. E…» ad interrompere Lestrade fu il bussare della signora Hudson, ed entrando portò a Holmes un biglietto da visita sul vassoio. Egli lo raccolse leggendo ad alta voce: «Signor Edward Green, Melocmbe Street Londra, Venditore di mobili “Green&Co.”» dopo aver letto il biglietto da visita fece cenno alla nostra padrona di casa di far entrare il secondo ospite. Il signor Green era alto, mediocremente vestito con un cappello a bombetta marrone, un abito dello stesso color legno e scarpe nere. Il signor Green si presentò dicendo: «Salve signori, sono Edward Green, della società immobiliare Green&Co., e vorrei parlare con Sherlock Holmes.» il mio amico fece cenno con la mano presentando me e il commissario. Quando Holmes disse che Lestrade era un poliziotto Green ai allarmò un poco, dicendo: «In realtà io volevo parlare solo con lei e con il suo amico dottor Watson, ma non gradirei la compagnia di un poliziotto di Scotland Yard, è una cosa privata.» Allora Sherlock guardò Lestrade, che subito salutò entrambi e uscì. Il signor Green ringraziò e incalzo il suo discorso dopo essersi seduto e dopo aver rifiutato una sigaretta di Holmes: «Allora signor Holmes, ho un problema non indifferente che potrebbe farmi arrestare. Il fatto è che ieri avevo un appuntamento con il mio socio. Dovevamo trovarci nell’ufficio dell’azienda alle tre pomeridiane. Alle tre e un quarto lui non era ancora arrivato. Aspettai ancora pensando che avesse avuto un imprevisto o qualche problema. Alle tre e quarantacinque uscì, e decisi di andare a casa sua per accertarmi che non si fosse dimenticato dell’incontro, ma trovai solo sua moglie che mi disse che era uscito verso l’una. Allora, mentre tornavo alla ditta, imboccai una strada, per velocizzare il viaggio e lì, trovai il mio amico, cui non ho ancora detto il nome, David Brown, disteso a terra. Pensavo fosse svenuto allora mi avvicinai. Capii che era invece morto dal sangue e dalle condizioni in cui era. Allora fuggii e tornai a casa mia per pensare che cosa fare. Decisi che se avessi avvertito la polizia mi avrebbero sospettato quindi sarei venuto da lei.» Per tutto il discorso sembrava che Holmes avesse già scoperto qualcosa. Allora disse: «Signor Green, scommetto che il suo amico ieri indossava uno smoking nero.» l’immobiliare spalanco gli occhi paralizzato, dicendo: «Ma, ma come… lei è un mago!» Sherlock rispose: «No signor Green, semplicemente è che ieri la polizia ha trovato un uomo morto corroso da idrossido solforico dove lei mi ha appena detto di aver...» Green interruppe Holmes: «Idrossido solforico? Non esiste signore, intende dire acido solforico?» accorgendosi del suo sciocco sbaglio Holmes continuò imbarazzato: «Lei ha ragione, mi scusi. In ogni caso, continuando il nostro discorso. La polizia ha trovato il corpo di un uomo in quel luogo. Dato che non sono state trovate impronte o indizi, se sa qualcosa è pregato di dirlo.» L’impresario, quasi preoccupato, si affrettò a dire: «Questo è tutto quello che so signori, non sono a conoscenza di nient’altro. Ora, se non ha domande, potrei andare?» Holmes fece un cenno d’assenso e io accompagnai il signor Edward Green alla porta e gli strinsi la mano. Uscito il nostro cliente Sherlock affermò: «Questo piccolo caso ha bisogno di un paio di pipe. Per venti minuti non voglio essere disturbato, intesi Watson? Devo ragionare su cosa fare.» Io obbedii ovviamente ai suoi ordini. Dopo circa venticinque minuti l’investigatore balzò in piedi e mi lanciò il mio cappello affermando: «Watson non è possibile che il nostro grottesco assassino non abbia lasciato nulla sulla scena del crimine!» così dicendo si avventò fuori e iniziò a camminare velocemente verso il vicolino dove era stato trovato il morto. Arrivati c’era un poliziotto che riconoscendo Holmes si scansò e ci lasciò parlare. Mentre lui osservava minuziosamente il luogo mi disse: «Watson vada a chiedere nei dintorni se qualcuno ha visto il nostro David Brown, voglio sapere a che ora era ancora vivo» Obbedii. Entrai in un locale dall’altro lato della strada. Non era un granché come locanda. C’erano alcuni uomini ubriachi e il barista era un uomo alto, con larghe spalle e con possenti braccia. Aveva un velo di barba e dei capelli neri. Aveva un grembiule lercio sopra un camicia bianca, ormai giallognola. ----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- (ATTENZIONE, PER AVERE RISPOSTE CORRETTE BISOGNA FARE DOMANDE CORRETTE, E PER CHIEDERE IN MODO GIUSTO BISOGNA AVERE INFORMAZIONI CHE POSSONO DARE SOLO ALCUNE PERSONE; CERCATE DI INTERROGARE LE PERSONE NEL GIUSTO ORDINE E SCEGLIENDO LE DOMANDE GIUSTE, CHE SARANNO ESPOSTE UNA VOLTA DECISA LA PERSONA DA INTERROGARE. SE VOLETE E’ POSSIBILE INTERROGARE PRIVATAMENTE. ) DOMANDA: David Brown quando è stato visto per l’ultima volta? OPZIONI: _ Interroga: - Barista - Jerry - Will - Smithers _ Osserva (specifica) _ RISPONDI A HOLMES -----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
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