Uno studio in rosso.

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ShinichiKudo
view post Posted on 19/10/2009, 20:38     +1   -1




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Trama:
CITAZIONE
In questo racconto si assiste al primo incontro tra Holmes e John Watson, un ex medico militare appena tornato dalla guerra nelle colonie britanniche. Watson, parlando con un suo giovane assistente, Stamford, dichiara di essere in cerca di un alloggio a buon prezzo; al sentire ciò, Stamford gli menziona allora Sherlock Holmes, il quale è in cerca di un coinquilino con cui dividere le spese di un bell'appartamento. I due perciò si conoscono, e con una stretta di mano ed una semplice occhiata Holmes intuisce il mestiere di Watson, lasciandolo esterrefatto della propria intuizione. I due sembrano subito in sintonia, e prendono in affitto l'appartamento al 221B di Baker Street.

La vita dei due coinquilini è tutto sommato tranquilla. Watson inizia ad incuriosirsi sul mestiere di Holmes, ed è affascinato dalle sue capacità deduttive; ha presto la possibilità di osservare le capacità dell'amico direttamente sul campo: il detective riceve la richiesta di aiuto da parte di Gregson, ufficiale della polizia, che lo coinvolge in un caso alquanto complesso, al quale lavora anche il capitano Lestrade, unico, assieme a Gregson, capace di distinguersi tra gli uomini di Scotland Yard. In una casa disabitata per motivi sanitari, viene trovato il cadavere di Enoch J. Drebber, americano di Cleveland, Ohio. Il corpo non presenta ferite, ma tutt'intorno vi è del sangue; quello stesso sangue sul muro compone la parola RACHE, che in tedesco significa vendetta. La conformità della stanza e la presenza di una candela rossa su una mensola fanno si che Holmes parli della stanza appunto come di uno studio in rosso.

La polizia arresta Arthur Charpentier, figlio della proprietaria della omonima pensione dove Drebber e il segretario, Joseph Stangerson, alloggiavano; il giovane aveva avuto un diverbio con Drebber, che, ubriaco, aveva importunato la sorella.

Un paio di giorni dopo viene però assassinato anche il signor Joseph Stangerson, trovato morto in una stanza d'hotel, freddato da una pugnalata al cuore.

Sherlock Holmes riesce, grazie alle sue acute osservazioni, ad individuare l'omicida, che risponde al nome di Jefferson Hope. Hope, come Drebber e Stangerson, è americano, e ha ucciso i due uomini, appartenenti ad un gruppo di mormoni dalle ferree regole, perché colpevoli indiretti della morte di Lucy Ferrier, donna da lui tanto amata, e barbari esecutori della morte del padre, John Ferrier. Hope li ha inseguiti per due continenti, senza mai dimenticare le gravi colpe di cui si erano macchiati: ha comunque concesso una possibilità di salvezza a Drebber: i due dovevano prendere una pillola a testa, contenuta in una scatoletta di metallo di proprietà dello stesso Hope; una capsula era avvelenata, l'altra no. Drebber, secondo un disegno della previdenza (questo il pensiero di Hope) ha preso quella avvelenata. Stangerson si è invece rifiutato di fare questa scelta, e nella conseguente colluttazione è stato pugnalato dal suo aggressore.

Hope ha cosi compiuto la sua personale vendetta, come un giustiziere; malato da tempo, muore un paio di giorni dopo l'arresto, ma sul suo volto è dipinta la gioia di aver compiuto ciò che si era prefissato per anni.

Holmes così risolve brillantemente un caso che sembrava irrisolvibile, ma, come da lui stesso previsto all'inizio, i meriti di quell'operazione andranno tutti a Lestrade e Gregson. Watson insinste nel voler scrivere un diario in cui narrare le grandi doti e i meriti del suo amico, che però non è interessato né alla fama né ai riconoscimenti per quello che ha fatto: gli basta sapere di aver trionfato, citando un celebre passo di Quinto Orazio Flacco

Come lo avete trovato?

Edited by »»Shinichi-Kudo«« - 13/12/2009, 13:23
 
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† Chrono_
view post Posted on 12/11/2009, 19:23     +1   -1




semplicemente fantastico *.*
 
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*Ran*
view post Posted on 12/12/2009, 11:39     +1   -1




Uno studio in rosso è il mio preferito!!!

Nella matassa incolore della vita scorre il filo scarlatto del delitto, noi abbiamo il dovere di dipanarlo, isolarlo e tirarlo fuori da capo a fondo.


*-*



Tempo fa ero indecisa fra il mastino dei baskerville e uno studio in rosso.. Ho optato per l'ultimo!!!
 
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ShinichiKudo
view post Posted on 12/12/2009, 19:55     +1   -1




Esiste una edizione con tutti i romanzi e le raccolte riunite in un unico libro, secondo me è molto più ergonomico e versatile. E la traduzione è davvero ben fatta, molto più preferibile da quella utilizzata dallo scrittore dell'edizione Mondadori singola!

Edited by »»Shinichi-Kudo«« - 13/12/2009, 13:24
 
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DetectiveMary
view post Posted on 13/12/2009, 20:12     +1   -1




CITAZIONE
Esiste una edizione con tutti i romanzi e le raccolte riunite in un unico libro, secondo me è molto più ergonomico e versatile. E la traduzione è davvero ben fatta, molto più preferibile da quella utilizzata dallo scrittore dell'edizione Mondadori singola!

Beh... non è che ne esista proprio solo una... ma un bel po'. Si economicamente, confermo anche io è molto più conveniente. A me, lo studio in rosso, non è che mi abbia colpito poi così tanto... preferisco il segno dei quattro :P
 
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ShinichiKudo
view post Posted on 13/12/2009, 21:02     +1   -1




Beh si come primo impatto "Uno studio in Rosso" non coinvolge molto la deduzione spiccata, ma è un'ottima apertura di una serie che poi diventa secolare ^^
 
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† Chrono_
view post Posted on 14/12/2009, 14:52     +1   -1




concordo con shin (posso chiamarti shin vero?? xP) riguardo l'edizione economica, io infatti ho quella ^^
 
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ShinichiKudo
view post Posted on 14/12/2009, 14:53     +1   -1




Certamente! Sui forum tutti mi chiamano Shin xD Oppure Nichi ^^
 
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† Chrono_
view post Posted on 14/12/2009, 14:54     +1   -1




shin mi piace di più nichi mi suona...umh come dire...strano xD
 
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DetectiveMary
view post Posted on 18/12/2009, 17:53     +1   -1




CITAZIONE
shin mi piace di più nichi mi suona...umh come dire...strano xD

Infatti.. suona alla giapponese-cinese xD
 
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DarkIntent
view post Posted on 21/12/2009, 21:49     +1   -1




Uno dei migliori romanzi scritti da Doyle ed è stato il più bello che ho letto è stato letteralmente fantastico ma che dico grandioso
 
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view post Posted on 4/1/2010, 22:26     +1   -1
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è molto bello l'ho appena fiito^^
 
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† B.B. †
view post Posted on 26/1/2010, 06:38     +1   -1




CITAZIONE (»»Shinichi-Kudo«« @ 13/12/2009, 21:02)
Beh si come primo impatto "Uno studio in Rosso" non coinvolge molto la deduzione spiccata, ma è un'ottima apertura di una serie che poi diventa secolare ^^

io non sono di questa idea.C'è tutto un trafiletto dedicato esclusivamente alla scienza della deduzione,che si scopre poi essere dello stesso Holmes.Li Holmes spiega il metodo e il modo in cui eseguire il metodo,invece come ad esempio in Il segno dei quattro sebbene ci sia un capitolo intero dedicato alla scienza della deduzione,si parla solamente delle deduzioni di Holmes e non del modo in cui esegue i suoi metodi.Quindi direi che il primo coinvolge pienamente il metodo di Holmes,anzi è praticamente incentrata su questo punto.Si nota infatti che Holmes da molte perle di saggezza a Watson,e le spiega in miglior modo di come vengono spiegate successivamente [in modo troppo ristretto a parer mio].Essendo il primo libro dedicato a Sherlock direi che Conan Doyle ha voluto innanzitutto presentare appieno il suo personaggio,e quindi anche il modo di svolgere il metodo,in modo da non far sussultare il lettore ogni volta che apriva il libro.Comunque sia,riguardo all'edizione,credo che vi riferiate a "Tutto Sherlock Holmes",che io stesso ho comprato tempo fa,Newton & Compton Editori (1244 pagine,se considerate che l'ho letto dopo "Assassinio sull'orient-express" per un totale di circa 1400 pagine e qualcosa,e tutto ciò si è svolto in circa 3 giorni,direi che ci ho messo poco,no?xD)ma se non erro non ci sono tutti i racconti,quello contenuto in tutto sherlock holmes è tutto il canone,ci sono anche dei racconti che non sono considerati del canone,e quindi non inseriti li.Inoltre c'è una cosa che mi sono sempre chiesto in che racconto compaia,cioè,so dove compare,ma non so dove leggerlo :D . Praticamente,c'è Holmes che raccoglie da terra un fiammifero e Watson gli chiede,come ha fatto a sapere che fosse li,Holmes risponde: Sapevo che era li
 
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billiwing1
view post Posted on 11/2/2010, 17:07     +1   -1




Molto ben costruito il caso e un pò precipitosa la soluzione. Ammiro molto la caratterizzazione dell'incredulo e devoto dottr Watson, che viene a conoscenza per la prima volta del suo nuovo amico.
L'unica pecca, a parer mio, sono quei 5 capitoli esplicativi che raccontano la storia di John Ferrier, che personalmente mi hanno annoiato una punta...
 
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;Pen
view post Posted on 11/2/2010, 17:53     +1   -1




CITAZIONE (billiwing1 @ 11/2/2010, 17:07)
L'unica pecca, a parer mio, sono quei 5 capitoli esplicativi che raccontano la storia di John Ferrier, che personalmente mi hanno annoiato una punta...

Io li ho saltati °/////° come ho saltato la 2° parte de "La valle della Paura", quella dove spiega cos'era accaduto XD
 
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24 replies since 19/10/2009, 20:38   541 views
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