»»Shinichi-Kudo«« |
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| CITAZIONE Il libro è diviso in due sezioni; nella prima si racconta il delitto e la soluzione dello stesso da parte di Sherlock Holmes, nella seconda viene illustrato il passato della vittima del presunto omicidio (che in realtà, come verrà dimostrato da Holmes, non è mai avvenuto).
Un delitto inspiegabile avviene nel castello della famiglia Douglas. Sherlock Holmes è chiamato a risolvere questo misterioso caso. Grazie alla sua abilità investigativa scopre che il presunto assassinato non è come tutti pensavano, il signor Douglas, proprietario del castello, ma proprio l'uomo che era penetrato nel mariero con lo scopo di ucciderlo. La messa in scena era stata realizzata per far diffondere la notizia della morte di Douglas, che avrebbe così potuto nascondersi più facilmente dai criminali che lo perseguitavano. Un membro della banda di inseguitori viene avvistato da Douglas in una cittadina vicina al castello e lui si sente immediatamente minacciato, così torna a casa e cerca di proteggersi; tuttavia una sera, il misterioso sicario riesce ad entrare nel castello e a nascondersi nel suo studio, dove avviene uno scontro tra i due, che si conclude con l’uccisione dell’inseguitore, da parte di Douglas, che si serve del fucile a canne mozze del nemico. Gli unici che sentono lo sparo sono la signora Douglas e Barker, che accorrono e scoprono il cadavere. A quel punto decidono di far credere a tutti che il morto fosse il signor Douglas, per guadagnare tempo e fuggire, così lo vestono con i suoi abiti, senza mancare di mettere anche tutti gli anelli; tuttavia Douglas non riesce a togliersi la sua fede nuziale e sarà proprio questo particolare ad insospettire Holmes.
Il morto aveva anche lo stesso simbolo tatuato sul braccio, visto che, un tempo, anche Douglas faceva parte di quell’organizzazione, quindi erano uguali in tutto e per tutto. Nascondono i vestiti del morto in una sacca e ci mettono dentro anche uno dei suoi manubri, per impedire di galleggiare sull’acqua del fosso, dove lo gettano immediatamente; il manubrio mancante è un altro importante indizio che permette a Holmes di risolvere il mistero. Dopo la scoperta della realtà da parte di Holmes, Douglas consegna al dottor Watson uno scritto che contiene il racconto del passato di Douglas, che è in Inghilterra sotto falso nome. Si scopre che lui era un poliziotto, mandato in missione nella valle Vermissa, per entrare nella Loggia del luogo, una banda di assassini, guidata dal grande maestro McGinty; lui riesce a truffarli e a farli arrestare, ma alcuni riescono a cavarsela e da allora lo inseguono.
Douglas e la moglie, una volta fallita la messa in scena della sua morte, decidono di partire per l'Africa, ma è proprio in questo viaggio che Douglas viene assassinato. Holmes è certo che sia opera del professor Moriarty, il Napoleone del crimine a cui, secondo l'investigatore, si erano rivolti i persecutori di Douglas per essere certi della sua morte. Poco prima della finta morte di Douglas, Holmes aveva infatti ricevuto da un anonimo informatore la notizia che la vita di Douglas era minacciata dal diabolico professore.
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