Maestro!

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Alglog
view post Posted on 22/5/2010, 08:08     +1   -1




Premetto che non sono Mikami e che il titolo di questo topic non si riferisce a Kira [ved. death note,ove il suddetto Mikami ogni volta che parla di Kira o lo vede urla per circa 150 volte maestro,e per 400 "eliminato",in effetti tende a ripetersi],ma no,il mio topic è inerente qualcosa di molto più terreno,per quanto esso si possa definire tale.Dubito che nessuno ne abbia mai sentito parlare,in quanto la notizia ha fatto il giro del web e gli hanno anche dedicato un video su you tube.Sto parlando di Over The Knee,che da oggi diventa immediatamente mio maestro di vita dopo Albert Einstein.Ma andiamo con ordine.Correva l'anno 2009,8 mesi fa per la precisione,e su yahoo answers,venne posta una domanda alquanto bizzarra,alla quale teoricamente,nessuno avrebbe dovuto rispondere seriamente.Voi credete?Ebbene,qualcuno l'ha fatto,e questo qualcuno udite udite,si presenta con il nome over the knee.Vediamo la domanda posta:

CITAZIONE
È matematicamente possibile calcolare l'area di un pene?
Non è un rettangolo, né un cilindro. Utilizzando delle formule squisitamente matematiche, sarebbe possibile calcolarne l'area?

Ed ecco a voi,la risposta del maestro:

CITAZIONE
Immagino che per area tu intenda l’area della superficie del pene.

Immaginando di sviluppare un pene su un piano, con “area del pene” ci si riferisce all’area occupata dallo sviluppo del pene sul piano.

Supponiamo di sviluppare un pene eretto così da evitare che la varietà che rappresenta la superficie si presenti ritorta su se stessa o che si verifichino altri problemi di natura topologica [sotto questa ipotesi si ha davvero lo sviluppo di una SUPERFICIE].

Dal punto di vita matematico cos’è un pene? Possiamo supporre che sia un sottoinsieme Ω ⊂ IR³ ovvero un solido.

Come possiamo descrivere questo il solido Ω del quale vogliamo calcolarne l'area superficiale? Data la forma particolarmente bizzarra che purtroppo [o per fortuna] NON È riconducibile a nessuna funzione elementare nota bisognerà ricorrere a una o più funzioni che ne approssimino la forma.

A livello applicativo dopo aver eseguito delle misure si cerca di determinare “l'equazione del pene”, ovvero facendo ricordo ai metodi forniti dalla teoria delle funzioni si cerca di trovare una funzione o un'equazione che meglio approssimi i valori ottenuti dalle misure.

Possiamo ipotizzare che il pene abbia una forma cilindrica uniforme, almeno per quanto riguarda il tronco. Sotto questa ipotesi, intersecando il cilindro che costituisce il tronco con un piano otterremo una circonferenza di raggio R. Una migliore approssimazione può essere ottenuta considerando un cilindro avente direttrice ellittica anziché circolare [l'eccentricità potrà essere più o meno accentuata].


Diamo ora alcune definizioni che ci saranno utili più avanti


DEFINIZIONE 1

Definiamo la lunghezza totale ℓ del pene la seguente grandezza

ℓ := ℓ₁ + ℓ₂

ove

ℓ₁ è la lunghezza del pene misurato dalla base inferiore fino alla base del glande
ℓ₂ è la lunghezza del glande


DEFINIZIONE 2

Definiamo il pene in questo modo

Ω := Ω₁ U Ω₂

ove

Ω₁ := {(x,y,z) ∈ IR³ : x² + y² = R², 0 ≤ z ≤ ℓ₁} è il tronco del pene [R è il raggio della circonferenza descritta precedentemente]

Ω₂ := {(x,y,z) ∈ IR³ : ...} è il glande


Ho lasciato dei puntini di sospensione perché descrivere il glande dal punto di vista matematico è un vero PROBLEMA.

Come ho già anticipato precedentemente, è necessario infatti trovare l’equazione di una superficie o di una funzione che ne approssimi la forma.

La prima funzione che mi viene in mente è la Campana di Gauss descritta dalla funzione d'equazione

ƒ(x,y) := exp(– y² – x²)

http://img147.imageshack.us/img147/9158/…

oppure anche il paraboloide d'equazione

ƒ(x,y) := ℓ₂ – y² – x²

http://img147.imageshack.us/img147/7274/…


Se usiamo questa seconda funzione per APPROSSIMARE il glande avremo

Ω₂ := {(x,y,z) ∈ IR³ : ℓ₁ ≤ z ≤ ℓ₂ – y² – x² }


Adesso non ci resta che fare un po’ di sano artigianato.

Per quanto riguarda l'area superficiale del tronco avremo

A_Ω₁ := 2πRℓ₁



Calcoliamo ora l'area della superficie del glande calcolando l'area della superficie sottesa al paraboloide

ƒ(x,y) := ℓ₂ – y² – x²

Per farlo useremo una formula che rappresenta l'analogo in DUE variabili del calcoalo la lunghezza di una curva sottesa ad una funzione di UNA variabile.

In una variabile la lunghezza di una curva sottesa ad una funzione ƒ(x) è data dalla seguente relazione:

L := INTEGRALE tra α & β √(1 + ƒ'(x)) dx

ove α & β sono gli estremi della curva


In due variabili l'area della superficie sottesa ad una funzione è ƒ(x,y) data dalla seguente relazione:

A := INTEGRALE DOPPIO su T { √(1 + [∂/∂x [ƒ(x,y)]]² + [∂/∂y [ƒ(x,y)]]²) } dxdy

ove T è l'insieme delimitato dal bordo della superficie.


Nel nostro caso avremo

T := {(x,y) ∈ IR² : x² + y² ≤ ℓ₂ }

ƒ(x,y) := ℓ₂ – y² – x²

∂/∂x [ƒ (x,y)] = ∂/∂x [ ℓ₂ – y² – x² ] = - 2x

∂/∂y [ƒ (x,y)] = ∂/∂y [ ℓ₂ – y² – x² ] = - 2y


e pertanto

A_Ω₂ := INTEGRALE DOPPIO su T { √(1 + [∂/∂x [ƒ(x,y)]]² + [∂/∂y [ƒ(x,y)]]²) } dxdy =

= INTEGRALE DOPPIO su T { √(1 + (-2x)² + (-2y)²) } dxdy =

= INTEGRALE DOPPIO su T { √(1 + 4x² + 4y²) } dxdy =



A questo punto conviene passare alle coordinate polari per semplificare i calcoli

{x := ϱcos(ϑ)
{y := ϱsen(ϑ)

T := {(ϱ,ϑ) ∈ IR² : 0 ≤ ϱ ≤ √(ℓ₂) , 0 ≤ ϑ ≤ 2π }


Ricordando che applicando il generico cambio di coordinate

{x := φ(u,v)
{y := ψ(u,v)

si definisce "jacobiano della trasformazione" la seguente qualità

J := | . . . ∂/∂u [φ(u,v)] . . ∂/∂v [φ(u,v)] . . . |
. . . .| . . . ∂/∂u [ψ(u,v)] . . ∂/∂v [ψ(u,v)] . . .|

e ricordando che applicando il cambio di coordinate di cui sopra vale la seguente relazione

INTEGRALE DOPPIO su T ƒ(x,y) dxdy =

= INTEGRALE DOPPIO su T ƒ( φ(ϱ,ϑ), ψ(ϱ,ϑ)) * det |J| dϱdϑ


nel nostro caso avremo

{x = φ(ϱ,ϑ) = ϱcos(ϑ)
{y = ψ(ϱ,ϑ) = ϱsen(ϑ)


∂/∂ϑ [ ϱcos(ϑ) ] = -ϱsen(ϑ)

∂/∂ϱ [ ϱcos(ϑ) ] = cos(ϑ)

∂/∂ϑ [ ϱsen(ϑ) ] = ϱcos(ϑ)

∂/∂ϱ [ ϱsen(ϑ) ] = sen(ϑ)


J := | . . . ∂/∂u [φ(ϱ,ϑ)] . . ∂/∂v [φ(ϱ,ϑ)] . . . |
. . . .| . . . ∂/∂u [ψ(ϱ,ϑ)] . . ∂/∂v [ψ(ϱ,ϑ)] . . .|


J = | . . . ∂/∂ϱ [ ϱcos(ϑ) ] . . ∂/∂ϑ [ ϱcos(ϑ) ] . . |
. . . | . . . ∂/∂ϱ [ ϱsen(ϑ) ] . . ∂/∂ϑ [ ϱsen(ϑ) ] . .|


J = | . . cos(ϑ) . . -ϱsen(ϑ) . .|
. . . | . . sen(ϑ). . .ϱcos(ϑ) . . |


det |J| = ϱcos²(ϑ) + ϱsen²(ϑ) = ϱ[cos²(ϑ) + sen²(ϑ)] = ϱ




e pertanto


= INTEGRALE DOPPIO su T { √(1 + 4x² + 4y²) } dxdy =

= INTEGRALE DOPPIO su T { √(1 + 4(ϱcos(ϑ))² + 4(ϱsen(ϑ))²) } ϱdϱdϑ =

= INTEGRALE DOPPIO su T { √(1 + 4ϱ²cos²(ϑ) + 4ϱ²sen²(ϑ)) } ϱdϱdϑ =

= INTEGRALE DOPPIO su T { √(1 + 4ϱ²(cos²(ϑ) + sen²(ϑ))) } ϱdϱdϑ =

= INTEGRALE DOPPIO su T { √(1 + 4ϱ²) } ϱdϱdϑ =

= {INTEGRALE tra 0 & 2π dϑ} * {INTEGRALE tra 0 & √(ℓ₂) { ϱ√(1 + 4ϱ²) } dϱ } =

= {[ϑ]_calcolato tra 0 & 2π} * {(1/12)√((1 + 4ϱ²)³)]_calcolato 0 & √(ℓ₂)} =

= (2π) * (1/12)[√((1 + 4(√(ℓ₂))²)³) - √((1 + 0)³)] =

= (π/6)[√((1 + 4ℓ₂)³) - 1]


Abbiamo quindi scoperto quanto vale l'area superficiale del glande:

A_Ω₂ := (π/6)[√((1 + 4ℓ₂)³) - 1]


L'area totale della superficie del pene sarà dunque data dalla somma dell'area superficiale del tronco e dell'area superficiale del glande

A := A_Ω₁ + A_Ω₂ := 2πRℓ₁ + (π/6)[√((1 + 4ℓ₂)³) - 1]



Questa formula finale che abbiamo appena ricavato ovvero

A := 2πRℓ₁ + (π/6)[√((1 + 4ℓ₂)³) - 1]

è la formula che permette di calcolare l'area di un pene

Insomma,è no un individuo che si deve idolatrare? :D
 
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Sherlock™
view post Posted on 22/5/2010, 18:39     +1   -1




Questo tipo lo avevo visto tempo fa su Answers, mio dio che risate che mi sono fatto quando spiegava con tanta leggerezza un argomento così.
E' stato però una impresa molto dura, pure ha inventato la formula :D
 
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Hidoi
view post Posted on 4/5/2013, 06:58     +1   -1




In effetti.. sebbene nessuno ne abbia mai verificato la veridicità sperimentalmente (o quanto meno, io non l'ho mai sentito dire. Chi lo ha fatto probabilmente non è andato in giro a dirlo :D ) . Comunque piccolo aneddoto: qualche tempo dopo questo topic, ho "conosciuto" l'ideatore della risposta, ed è successo un fatto alquanto strano. Aveva una cultura spropositata in fatto di equazioni differenziali ed era anche un ottimo conversatore (anche al riguardo di argomenti non inerenti la matematica, e tra l'altro era piemontese, ma questo non c'entra :D ), ma dopo qualche mese (o un anno, non ricordo) di conversazione su msn, è improvvisamente scomparso dalla circolazione. Sul suo profilo di answers potevi leggere "Ho deciso di sparire, cercatemi sul cellulare". Pare che ora sia tornato, ma è stata comunque una cosa interessante XD
 
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2 replies since 22/5/2010, 08:08   66 views
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