J. H. Watson

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Uruz90
view post Posted on 21/6/2010, 13:03     +1   -1




Il dottor John Hamish Watson è il narratore, il miglior compagno nelle avventure e amico del famoso detective.
CITAZIONE
Biografia
Nato presumibilmente poco prima del 1860 (la sua età dovrebbe essere vicina a quella di Doyle, sebbene fonti esterne al canone, e quindi non ufficiali, ne collochino la nascita al 7 agosto 1852), non si hanno sue notizie biografiche dopo il 1914, anno in cui è ambientata la più tarda avventura di Holmes dal punto di vista della cronologia, ma è verosimilmente ancora in vita nel 1927, quando viene pubblicato l'ultimo racconto della serie.

Laureatosi in medicina all'università di Londra nel 1878, John H. Watson diventa un chirurgo militare dell'esercito coloniale britannico. Nel 1880 partecipa alla seconda guerra anglo-afgana, restando ferito nella battaglia di Maiwand.

Congedato, ritorna a Londra e decide di trovare casa: i prezzi elevati degli affitti lo inducono a cercare un coinquilino. Incontra così Sherlock Holmes, con il quale divide un appartamento al 221B Baker Street.

Durante i due decenni successivi Watson collabora costantemente con Holmes nel corso delle sue numerose indagini. Gli eventi narrati nel romanzo Uno studio in rosso sono da collocarsi presumibilmente poco dopo il 1880 (anno della battaglia di Maiwand) mentre le storie successive (pubblicate non in ordine cronologico) sono ambientate prevalentemente nei due decenni successivi (alcune presentano precise datazioni, altre una collocazione temporale più vaga), sino al pensionamento di Holmes (avvenuto all'incirca nel 1903), mentre vengono fatte pubblicare da Watson in periodi successivi (sino al 1927). I due tornano a collaborare un'ultima volta assieme nel racconto L'ultimo saluto, ambientato nel 1914.

Watson si è sposato almeno due volte: la prima con Mary Morstan (incontrata durante gli avvenimenti di Il segno dei quattro), e nuovamente in seguito, con una donna di cui Doyle non parla affatto.

Quanto alla professione di Watson durante il periodo di convivenza con Holmes, si presume che eserciti regolarmente l'attività medica, sebbene Doyle, nei suoi racconti, non fornisca informazioni precise in tal senso; né si ha notizia di un luogo in cui egli riceva i pazienti. Inoltre da ciò che emerge nei racconti le attività di Watson appaiono del tutto svincolate da impegni od orari precisi (sebbene ciò possa essere dovuto a pure esigenze letterarie). Si può forse ipotizzare che egli tragga tutti i suoi guadagni dai racconti da lui pubblicati e dalla collaborazione alle indagini di Holmes (ipotesi che trova conferma nella visione di Watson come alter ego di Doyle, il quale era effettivamente un ex medico che viveva della propria attività letteraria).

Nelle prime pagine di Uno studio in rosso, Watson afferma di possedere un cucciolo di bulldog, del quale tuttavia in seguito non si fa più menzione.

Descrizione fisica
In Uno studio in rosso, Watson viene descritto dal collega Stamford come "magro come un'acciuga e scuro come una castagna", ma il contesto di tale descrizione (che si riferisce alle sue condizioni al ritorno dalla guerra) lascia intendere che il "normale" aspetto di Watson sia ben diverso. Ne L'avventura di Charles August Milverton Doyle traccia un più preciso ritratto del suo personaggio, descritto come un uomo di media statura, dalla corporatura robusta, mascella squadrata e collo massiccio. È questa inoltre l'unica occasione in cui si accenna ai baffi, divenuti un elemento caratteristico del personaggio nelle illustrazioni e nelle versioni cinematografiche (e del resto già utilizzato costantemente dagli illustratori ben prima che Doyle ne facesse menzione). Le sue imprese nel corso dei racconti lo fanno apparire come una persona agile e dal fisico atletico. Ne Il mastino dei Baskerville egli stesso afferma di essere molto abile nella corsa (sorprendendosi di come Holmes, nel momento del bisogno, sia in grado di correre più veloce di lui), mentre ne Il vampiro del Sussex si apprende che in passato ha giocato a rugby nei Blackheath. Il suo successo con le donne fa presumere inoltre che Watson appaia piuttosto attraente.

da wikipedia

Che dire: egli rappresenta l'uomo comune di fronte al genio per esaltarne le peculiarità nonostante il dottore sia intelligente (come dimostra nel corso delle avventure). Ma diventa anche il miglior amico di Holmes!
Uomo d'onore di cui si può avere tranquillamente fiducia, benestante e rinomato nell'ambiente medico con un carattere combattivo e sempre pronto ad intervenire nel momento del bisogno. Però, mi sembra un tipo con un pensiero un pò chiuso e che si preoccupa molto delle scorribande di Holmes XD


Apprezza molto il fascino femminile :shifty:
 
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holmes98
view post Posted on 21/6/2010, 13:18     +1   -1




bravo non tanti sanno che si chiama HAMISH... Si sa di john ma non dell'H... complimenti :D
 
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Umberto69
view post Posted on 22/8/2010, 10:10     +1   -1




La H. tra John e Watson è stato oggetto di molte ipotesi. La più accreditata è quella di Dorothy Sayers, che propende appunto per Hamish, l'equivalente scozzese di James, tanto che nel caso de "L'uomo dal labbro storto" la moglie di Watson si rivolge al marito chiamandolo appunto "James". Altri nomi sono stati ipotizzati, tra cui Howard, ma qui andiamo nell'imponderabile...
 
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holmes98
view post Posted on 22/8/2010, 10:21     +1   -1




io ho fatto molte ricerche sul nome e credo proprio sia hamish... ma ad un certo punto dei racconti, nelle ultime raccolte, si firma "John B. Watson" la cosa mi sorprende perchè non so cosa sia la b.
 
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3 replies since 21/6/2010, 13:03   242 views
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