Queste oscure materie

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 31/12/2010, 10:49     +1   -1


Group:
Member
Posts:
8,218
Reputation:
+1

Status:


« In quel selvaggio abisso,
Grembo della Natura e, forse, tomba,
Che non è mare o sponda, aria né fuoco
Ma lor cause pregnanti in sé commiste
Confusamente, in una lotta eterna,
Se il Fattore Possente non costringe
Queste oscure materie a farsi mondi,
Nell'abisso selvaggio, cauto, Satana
Sostava all'orlo dell'inferno, e vide,
E ponderò il viaggio... »


Queste oscure materie è uno dei romanzi più ambiziosi nella letteratura contemporanea, e tuttavia è fruibile a livelli diversi: un ragazzo può restare affascinato dalla storia e dagli elementi fantastici; gli adulti coglieranno invece i riferimenti a Milton e Blake, e rifletteranno sui temi religiosi e filosofici che il libro solleva. (ed io AMO Miltone Blake <3)

La trilogia Queste oscure materie (His Dark Materials) è stata scritta da Philip Pullman ed è composta da tre volumi: La bussola d'oro, La lama sottile, Il cannocchiale d'ambra. Sono tre romanzi del genere fantasy che costituiscono un'unica vicenda narrativa. La trilogia trae il suo titolo da un verso del Paradiso Perduto di John Milton.

La trilogia è composta dai libri:
La bussola d'oro (Northern lights, 1995)
La lama sottile (The Subtle Knife, 1997)
Il cannocchiale d'ambra (The Amber Spyglass, 2000)

Successivamente, Pullman ha pubblicato i due racconti:
La Oxford di Lyra (Lyra's Oxford, 2003)
C'era una volta al Nord (Once Upon a Time in the North, 2008)

Per il 2010 è previsto un ulteriore volume, intitolato The Book of Dust ("Il Libro della Polvere").
Per l'edizione italiana, i primi tre volumi, distribuiti da Salani, sono stati pubblicati sia come singolo libro, sia in un unico volume in edizione economica, intitolato appunto Queste Oscure Materie.

TRAMA di LA BUSSOLA D'ORO:
Lyra è una bambina di undici anni. Mezza aristocratica e mezza monellaccia, vive al Jordan College, a Oxford, il più ricco e prestigioso di tutta l’Università, cui Lord Asriel, nobile, sapiente, uomo d’azione e di potere, l’ha affidata dopo la morte dei suoi genitori...

Il mondo di Lyra però è diverso dal nostro. Ogni cosa è dominata in maniera opprimente dall’autorità ecclesiastica, il Magisterium, che in particolare controlla rigidamente ogni minimo sviluppo della scienza, o meglio della "teologia sperimentale".

Ma la differenza più grande è che gli esseri umani ignorano cosa sia la solitudine: ognuno infatti ha il suo daimon, che è un essere autonomo e insieme una parte di sé. Per noi, non è che una voce che ogni tanto si fa sentire nella nostra mente; nel mondo di Lyra è un compagno visibile e tangibile, generalmente di sesso opposto al proprio, in forma di animale, che rivela molto della persona di cui fa parte. I daimon dei bambini non hanno ancora una forma fissa, e possono mutare a piacere; più tardi, con la pubertà, quando la personalità comincia a stabilizzarsi, assumono una propria forma, e non cambiano più. Essere umani significa avere un daimon, e un essere umano senza daimon è un orrore quasi inconcepibile; come un uomo senz'anima.

Lyra è felice, a Oxford. Capeggia bande di monelli scatenati, scorrazza per i tetti o esplora i vastissimi sotterranei del college in compagnia del fidato Roger, garzone di cucina. Ogni tanto, certo, le tocca qualche lezione. L'imbarazzo in cui la gettano le rare visite dello zio è ben compensato dal prestigio che le procurano, e al college tutti le vogliono bene.

Ma in breve tutto cambia. Una sera Lyra decide di dare un'occhiata di straforo al Salotto Privato del Maestro del Jordan College: assiste di nascosto a una riunione tra Lord Asriel e gli Accademici, e sente parlare della Polvere, misteriose particelle che vengono attirate dagli esseri umani adulti ma non dai bambini, e che sembrano venire da un qualche altro mondo, irraggiungibile ma vicino e presente dietro lo schermo illusorio e insuperabile del cielo polare. Lo zio di Lyra mostra agli altri la testa mozzata di un uomo di nome Stanislaus Grumman, convincendoli a finanziare una spedizione al Nord.

Poi a Oxford arrivano gli Ingoiatori. Cominciano a sparire dei bambini, di solito fra i più poveri e diseredati, e di loro non si sa più nulla. Un brutto giorno scompare anche il compagno di giochi di Lyra, il prediletto Roger. La sera stessa, però, Lyra se ne dimentica quasi del tutto. Infatti la signora Coulter – una donna bellissima il cui daimon è uno scimmiotto dalla folta pelliccia dorata, e che unisce il sapere di un’Accademica al fascino di una dama dell’alta società e all’aura di avventura di un’esploratrice – le propone di prenderla con sé, a Londra. La ragazzina accetta con entusiasmo.

Meno entusiasta, il Maestro le consegna, in segreto e senza spiegazioni, uno straordinario strumento, l’aletiometro, che serve a scoprire la verità…



TRAMA DI LA LAMA AFFILATA
SPOILER (click to view)
Will Parry vive nel nostro mondo, a Oxford, da solo con la madre, che soffre di disturbi mentali. Il padre è scomparso dodici anni prima, quando Will aveva solo un anno, durante una spedizione nelle terre del Nord. Due strani individui cercano in casa di Will qualcosa riguardante il signor Parry, forse una vecchia cartella di cuoio contenente le sue ultime lettere. Will mette la madre al sicuro presso la sua vecchia maestra di pianoforte e riesce a trovare per primo la cartella, ma cercando di sfuggire ai due uomini, ne uccide accidentalmente uno...



Nella fuga scopre, grazie a una gattina, un’apertura nell’aria lungo un viale alberato di Oxford; varcata quella finestra, si trova in un paesaggio silenzioso, una cittadina deserta affacciata sul mare, chiamata Cittagazze. Qui incontra Lyra, sporca e affamata, capitata lì dopo aver attraversato il ponte tra i mondi aperto da Lord Asriel, suo padre.


Alla vista di Will privo di daimon la bambina si spaventa moltissimo perché per lei non avere un daimon è come non avere un’anima. Ma poi Lyra si rassicura, convinta che Will debba pur avere un daimon, probabilmente dentro di lui. Parlando delle loro due Oxford, scoprono che la fisica e la teologia sperimentale sono più o meno la stessa cosa, come l’elettricità e la corrente ambarica, e Lyra decide di andare nella Oxford di Will per parlare con qualche Accademico che possa aiutarla a sapere di più sulla misteriosa Polvere. Da parte sua Will è deciso invece a scoprire che fine abbia fatto suo padre.


Nel frattempo la regina delle streghe Serafina Pekkala interviene all’ultimo momento per evitare che una strega sotto tortura riveli alla signora Coulter e al Magisterium l’antica profezia riguardante Lyra. Poi fa visita al Console delle streghe per chiedergli consiglio, e lui le suggerisce di andare nella fortezza di Svalbard per interrogare il fedele servitore di Lord Asriel, Thorold, sulle vere intenzioni del potente signore. Thorold svela a Serafina che l’obiettivo finale di Lord Asriel non è la Chiesa, ma addirittura l’Autorità.


Serafina Pekkala convoca una riunione di tutte le streghe: partecipano anche Ruta Skadi, regina delle streghe della Lettonia, e Lee Scoresby, che vuole assolutamente aiutare Lyra, ovunque essa sia. L’aeronauta sospetta che l’esploratore Stanislaus Grumman, disperso e creduto morto, sia ancora vivo, e decide di cercarlo, perché sa che egli conosce un oggetto che protegge chiunque lo possieda. Ruta Skadi andrà a parlare con Lord Asriel, di cui è stata amante, per scoprire le sue reali intenzioni. Serafina si occuperà di Lyra e parte in volo con venti compagne, tra cui Juta Kamainen, strega giovane e appassionata, che in passato è stata rifiutata da Grumman.


Cittagazze è popolata solo di bambini, che guardano con sospetto Lyra e Will e parlano loro degli Spettri, esseri che attaccano solo gli adulti, succhiando via la loro anima e lasciando i loro corpi come palloncini vuoti…


TRAMA DI IL CANNOCCHIALE d'AMBRA
SPOILER (click to view)
Lyra, ragazzina impetuosa, appassionata, onestissima e ingenua bugiarda e Will, orgoglioso, sensibile, leale e coraggioso, ma sfuggente come un gatto: i due, provenienti da mondi diversi, nel corso del secondo libro si sono incontrati, scontrati e sono poi diventati amici per la pelle. Will è in possesso della lama sottile, un misterioso coltello che permette il passaggio tra i mondi e che ora è l’unico mezzo per liberare Lyra, tenuta addormentata dalla signora Coulter in una grotta del suo mondo. Ma Will non è l’unico a cercare la ragazzina, centro di un’antica profezia delle streghe: la Chiesa, da cui la signora Coulter, sua madre, ora si sta nascondendo, ha decretato la morte di Lyra; suo padre, Lord Asriel, la cerca perché sa che senza di lei Will, portatore del potentissimo coltello, non si unirà a lui nella battaglia finale contro l’Autorità. Will e Lyra sono coscienti di avere un compito importante da svolgere, ma non sanno quale sia: perché la profezia si avveri non dovranno obbedire a un destino precostituito, ma essere liberi di scegliere.


Dopo La bussola d’oro e La lama sottile, Philip Pullman arricchisce il suo multiforme e geniale universo di nuovi personaggi – i gallivespiani, orgogliosi guerrieri a cavallo di libellule dai colori sgargianti; i mulefa, strane creature che viaggiano su ruote, dotate di linguaggio e della capacità di vedere la Polvere – e apre nuovi mondi, arrivando perfino nella terra della morte.


Nel Cannocchiale d’ambra la storia diventa grandiosa, epica, sfrontata e dissacrante, esplora i recessi più profondi dell’animo, supera i confini tra cielo e terra, in un’entusiasmante e insieme poetica unione di avventura, filosofia, mito e religione. I livelli di lettura si moltiplicano: i lettori più giovani possono immedesimarsi nei due protagonisti e seguire l’avventura mozzafiato, meravigliarsi, tremare e rimanere abbagliati dalle rivelazioni che i illuminano alcuni oscuri aspetti della vicenda; gli altri possono apprezzare la forza intellettuale di un formidabile pensatore, il gioco dei riferimenti, la temerarietà dell’interpretazione. Pullman usa lo strumento del fantasy per parlare della realtà, e costruisce un universo di meraviglia e riflessione: un territorio mai visitato dalla poesia e dalla prosa, un vero e proprio nuovo mondo della narrativa.


image

Questo libro purtroppo ne ha subite di tutti i colori dalla Chiesa e dai cattoli perché è un libro ateo. Perché parla di religione, libero pensiero, Dio, Lucifero, scienza ed eternità, vita dopo la morte, anime, indipendenza.
E' in assoluto il mio libro preferito. Mi commuove ogni volta che lo rileggo e la mia ossessione mi ha spinta fino a leggerlo in inglese.

Ed ora citazione!

Lord Asriel: “Gli esseri umani non riescono a vedere una cosa senza essere presi dal desiderio di ditruggerla, Lyra. Questo è il peccato originale. E io lo distruggerò. La morte sta per morire”.

image
 
Top
0 replies since 31/12/2010, 10:49   149 views
  Share