La nobildonna misteriosa

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Hidoi
view post Posted on 8/5/2013, 13:57     +1   -1




Attenzione: il seguente topic potrebbe contenere spoiler riguardo il racconto "L'avventura di Charles Augustus Milverton". Per chi vuole proseguire, segue un sunto dell'avventura, culminante nell'argomento principale.

Charles Augustus Milverton è un ricattatore. Ispirato alla figura, realmente esistita, di Charles Augustus Howell, viene definito da Holmes come «l'uomo peggiore di Londra». Il suo metodo di lavoro è semplice, ma efficace. Si procura per via traverse (apparentemente non curandosi della cifra da pagare) lettere compromettenti riguardanti persone ricche o comunque di un certo rango all'interno della società, senza curarsi se le proprie vittime siano effettivamente in grado di riscattarle o meno. Nel caso non lo siano, le lettere vengono mostrate comunque, in quanto, citando Milverton: «Uno scandalo mi sarebbe, sia pure indirettamente, molto utile, [...] tutti gli altri sarebbero disposti a ragionare.».

Holmes, non in grado di procurarsi le lettere compromettenti in altro modo, decide, né per la prima né per l'ultima volta, di infrangere la legge, compiendo di fatto, un furto. Qui si arriva al tema principale: dopo essere entrati furtivamente nell'abitazione di Milverton e scassinato la sua cassaforte, la situazione degenera, in quanto prima fa la sua comparsa il padrone di casa, seguito poi appunto, dalla nobildonna misteriosa. Di tale nobildonna viene detto ben poco, ad eccezioni di alcune caratteristiche fisiche: «un viso attraente, dai lineamenti incisivi e dalla pelle dorata [...] un volto dal naso aquilino, folte sopracciglia nere su due occhi duri e lucenti, una bocca diritta, dalle labbra sottili»

Inoltre, viene detto anche qualcosa riguardo la posizione sociale e finanziaria della stessa. Milverton infatti, che di certo non applicava prezzi di favore, afferma che la somma era ampiamente nelle possibilità della donna. Riguardo la posizione sociale invece, si sa che era stata moglie di un «grande nobiluomo e statista».

L'assassino di Milverton, non viene mai scoperto ufficialmente (quanto meno, Doyle/Watson non ne fa cenno), cosa che ricorda molto le circostanze misteriose della morte di Howell, il quale venne trovato con la gola tagliata e una moneta da dieci scellini in bocca (n.b. la morte sembra tuttavia essere stata causata da tisi polmonare). Effettivamente, in casa di Howell, vennero trovate diverse lettere da parte di persone appartenenti all'alta società, ma sfortunatamente, non si accenna alcun nome. La domanda è quindi: tale nobildonna, è una vittima realmente esistita che ha ispirato Doyle alla creazione della "Nemesi" di Milverton, oppure è qualcosa di puramente letterario creato da Doyle per rendere più romantico il tutto?

Edited by Hidoi - 8/5/2013, 17:31
 
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